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Magazine

240 bambini delle scuole primarie veneziane primi ospiti speciali di Palazzo Flangini per la chiusura del progetto “Per le calli con Marco Polo. Guida per viandanti in cerca di stelle”

Venezia, 6 dicembre 2024 – sono 240 bambini di alcune scuole primarie di Venezia, Mestre e Zelarino i primi specialissimi ospiti di Palazzo Flangini, accolti dalla Fondazione di Venezia in occasione dell’evento di chiusura dell’iniziativa “Per le calli con Marco Polo. Guida per viandanti in cerca di stelle”.

Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l’associazione culturale di Promozione Sociale FormAttArt, che ha elaborato un itinerario formativo basato sul metodo ARTvocacy, attraverso il quale si trasferiscono a docenti ed artisti tutti gli strumenti necessari a costruire percorsi educativi ispirati ai linguaggi creativi. Nato da un’idea di Fondazione Venezia 2000, il progetto è inserito fra le iniziative approvate dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo.

“Per le calli con Marco Polo. Guida per viandanti in cerca di stelle” ha consentito ai 240 giovanissimi partecipanti di seguire le tracce di Marco Polo, cimentandosi in classe in tre distinti laboratorifotografia, drammaturgia e cartografia – che hanno consentito a ragazze e ragazzi di dare espressione al loro potenziale creativo e di aumentare la fiducia in loro stessi. Grazie a questi laboratori, i novelli aspiranti esploratori si sono immersi nella vita avventurosa di Marco Polo attraverso la lettura di testi, la realizzazione di mappe, la ricostruzione di avventure e viaggi. Ad integrazione del lavoro nei laboratori, i partecipanti hanno anche avuto modo di visitare, guardandola con occhi nuovi, la città di Venezia, guidati dall’idea che anche Marco Polo fu un bambino come loro nelle stesse calli e negli stessi campi. Studenti e studentesse hanno così attraversato Campo della Celestia, il Ponte e il Mercato di Rialto, Campo San Giacomo da l’Orio, la Torre dell’Orologio, Santa Maria del Giglio, Punta della Dogana, Zattere e Giudecca, Campo san Trovaso, Rio Terà dei Pensieri e i Tre Archi, fino ad approdare, appunto, a Palazzo Flangini, ultima tappa del loro viaggio. A Palazzo Flangini i giovanissimi partecipanti hanno trovato ad accoglierli due writers, Emanuele “Hot in public” Resmini e Giorgio JE73, che hanno rivisitato in un enorme pannello di 6 x 2 metri con le tecniche della street art le tappe del viaggio under 12 per le calli con Marco Polo, dando forma compiuta a questa straordinaria “guida per viandanti in cerca di stelle”, grazie alla quale bambine e bambini hanno avuto modo di riscoprire loro stessi e la città di Venezia.

“Avere come primi nostri ospiti a Palazzo Flangini 240 bambine e bambini delle scuole primarie – sottolinea Vincenzo Marinese, presidente della Fondazione di Venezia – è la conferma della nostra attenzione verso chi, in un domani molto prossimo, avrà nelle proprie mani lo sviluppo di Venezia in ogni sua declinazione. Sono convinto che una Fondazione come la nostra abbia il dovere di aiutare le giovanissime generazioni a crescere con curiosità, passione e amore per la propria città, contribuendo a valorizzare fin da subito le loro abilità e le loro aspirazioni in maniera coinvolgente. Un imperativo che intendiamo onorare nel migliore dei modi con i nostri progetti”.

Ad aderire alla proposta progettuale della Fondazione di Venezia sono state tredici classi della scuola San Francesco e dell’Istituto Comprensivo San Girolamo di Venezia, della scuola Tiziano Vecellio e dell’Istituto Comprensivo San Marco di Mestre e dell’Istituto Comprensivo Giulio Cesare Parolari di Zelarino. E proprio attraverso queste scuole verrà veicolato il risultato finale del progetto, ossia una vera e propria mappa/guida prodotta in 2.500 copie con un QR code che consentirà a famiglie ed educatori, tramite IZI Travel, di seguire l’itinerario accompagnati dalle voci narranti dei bambini.

La partecipazione a questo particolare progetto ha permesso  agli studenti non solo di dare voce ai sogni di Marco Polo, ma anche di raccontare le loro aspirazioni e i loro desideri, condividendoli insieme ai compagni d’avventura sotto la guida attenta e qualificata non solo dei loro insegnanti e degli artisti coinvolti e formati ad hoc secondo le linee guida del metodo ARTvocacy (Elias Della Rosa; Arianna Favaretto Cortese; Matilde Forte; Beatrice Raccanello; Margherita Rafalà; Jessica Ugatti; Francesco Zinnamosca), ma anche degli educatori e dei formatori di FormAttArt (Iris Caffelli; Marta Carraro; Federica Di Rosa; Maura Di Vietri; Giorgio Lambiase; Alice Marinoni; Carmen Palumbo; Alice Patriccioli; Emanuele Resmini; Irina Andromeda Ricci).

“Per le calli con Marco Polo. Guida per viandanti in cerca di stelle” è approdato anche in Cina, per l’esattezza nella città di Suzhou e nel Museo Nazionale della Seta, dove è divenuto elemento ispiratore per un concorso creativo che ha coinvolto centinaia di bambini e bambini delle scuole primarie e che diventerà a breve occasione di nuovi gemellaggi, sempre nel segno del celebre esploratore veneziano.

“Questo progetto – dichiara Laura Fincato, componente Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo – ha unito i bambini di Venezia e Suzhou, città gemellate dal 1980, in un percorso creativo ispirato alla figura di Marco Polo. Grazie alla collaborazione del Museo Nazionale di Suzhou sono stati realizzati oltre 1600 disegni, con 300 opere selezionate. Questo scambio artistico e culturale rappresenta un grande esempio di collaborazione transnazionale e unisce le due città attraverso la visione e la fantasia dei più piccoli. Il progetto celebra l’importanza dell’infanzia come costruttrice di ponti tra culture diverse, dimostrando il potenziale educativo e creativo di iniziative simili.”

“Con il progetto Per le calli con Marco Polo. Guida per viandanti alla ricerca di stelle – dichiara Iris Caffelli, CEO FormAttArt – ForMattArt con Fondazione Venezia propone ai bambini e alle bambine di guardare a Venezia con uno sguardo nuovo, a metà tra immaginario e storia, per ricordare che la narrazione consente di esplorare il mondo esterno ed interno, proprio come ci ha insegnato Marco Polo con Il Milione”.

Note biografiche live painters

Emanuele “Hot in public” Resmini nasce a Milano nel 1980. Nel 2010 consegue il Diploma di laurea V.O. dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Il primo approccio all’arte avviene nel 1996 grazie alla pittura ed al writing. Dal 2002 è attivo nella produzione artistica di opere murali e dipinti su tela e dal 2004 organizza e gestisce workshop artistici e progetti di arte pubblica. Nel 2023 fonda il “Glossy head studio”. Il suo linguaggio è vario con ricerche che vanno dal figurativo all’astrazione, passando per il lettering.

Giorgio JE73 , classe 1986, cresciuto a Salerno, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. I suoi primi graffiti risalgono al 2005, da allora si è concentrato sempre più nella ricerca del proprio stile sperimentando diverse tecniche pittoriche e artistiche in generale. La sua cifra è un mix dei graffiti classici e della street art con gli elementi costruttivi di architettura e urbanistica. Dal 2014 inizia il progetto “2050 World Cities” che si propone, in chiave artistica, di dare degli spunti progettuali per la pianificazione urbana delle città future.

 

Note storiche Palazzo Flangini

Palazzo Flangini, situato lungo il Canal Grande nel sentiere Cannaregio, a fianco della chiesa di San Geremia e a pochissima distanza dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia e da Piazzale Roma, fu costruito nel XVII secolo dall’architetto Giuseppe Sardi, discepolo di Baldassare Longhena. Appartenuto alla famiglia Flangini, di origine cipriota, dopo la morte dell’ultimo discendente passò alla famiglia Panciera. Palazzo Flangini è un palazzo incompiuto, come rivela il progetto originale in cui, da tradizione, era previsto un salone passante al centro della pianta interna, che nella realtà si presenta, invece, laterale. L’interno e la facciata sono caratterizzati da ricche decorazioni barocche. Le preziose porte dipinte e gli stucchi interni risalgono al Settecento, mentre sono ottocentesche tutte le decorazioni parietali, così come i dipinti che compongono la quadreria del salone centrale.

Comunicato evento finale progetto Marco Polo