Andare via (La Festa) è proprio il tema creativo a partire dal quale i giovani artisti hanno composto il mosaico di parole e suoni che costituiscono la drammaturgia, conclusasi, appunto, con una vera e propria festa. Il progetto nasce dall’idea di sovrapporre il motivo autobiografico della fuga, che necessariamente appartiene a ragazze e ragazzi, con frammenti letterari e teatrali che si allineano con questa tensione. L’argomento generazionale a sua volta si riflette sul tema dello spopolamento di Venezia e della relazione complessa con la sua terraferma. Unite e descritte entrambe, anzi cantate insieme.
“Mi ci metto anch’io, dentro questa follia teatrale – racconta lo scrittore Leonardo Mello – e sono rimasto tramortito e felice da quello che ne è uscito, perché è un modo di sentire e di cantare che rende tutti più gioiosi, anche davanti alle sfide che la vita ci presenta. Con Alvise, il deux ex machina, abbiamo costruito più di tutto un canto e una musica. Canto e musica riaccendono la vita.”
Il risultato del progetto è stato una creazione a più mani e a più cuori: un percorso esperienziale realmente collettivo, durante il quale le risposte delle ragazze e dei ragazzi sulla fuga hanno riverberato il passato, ma, soprattutto, lo stare adesso qui: perché restare in una città che non si preoccupa di chi la abita? Gli artisti sono stati i facilitatori del processo creativo e hanno accompagnato gli studenti fino alla creazione dell’happening, un momento di grande impatto e di grande coinvolgimento che nemmeno la pioggia è riuscita a mortificare.
(Fotografie di Michelle Pan)