Venezia, 29 ottobre 2021 – Il Consiglio Generale della Fondazione di Venezia ha approvato nella seduta odierna il Documento Programmatico Previsionale (DPP) per l’esercizio 2022, che prevede lo stanziamento di 5,5 milioni di euro di erogazioni da destinare al territorio. La quota più consistente, pari a 2,360 milioni, va al settore dell’arte e dei beni culturali; 1,3 milioni sono destinati al settore dell’educazione, istruzione e formazione; 850 mila euro vanno a quello della ricerca scientifica e tecnologica. Altri 990 mila euro sono la cifra destinata nel DPP a interventi di innovazione e crescita per il territorio.
Nel confermare le partnership con gli enti e le istituzioni locali, la nuova programmazione rafforza l’orientamento della Fondazione verso un’azione che, coerente con i principi di sussidiarietà che statutariamente la animano, si incardina nel quadro ormai consolidato degli obiettivi dell’Agenda 2030 e delle missioni più recentemente individuate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, interpretando gli uni e le altre secondo le specificità e le necessità del contesto sociale ed economico del territorio metropolitano di riferimento.
È in questo quadro che trovano collocazione gli indirizzi che il Consiglio Generale, a valle di un processo partecipativo che ha coinvolto tutti i Consiglieri in un’ampia fase di istruttoria, ha elaborato in merito sia ai settori sia alle modalità di intervento, intendendo rafforzare l’azione della Fondazione a favore della crescita del capitale umano – e dei giovani in particolare – fondato sullo sviluppo della cultura e delle competenze, oltre che a sostegno dell’innovazione del tessuto produttivo, dell’azione degli enti culturali e delle fondazioni culturali e, non ultimi, degli interventi per il welfare, la coesione e l’integrazione sociale.
Il Documento Programmatico Previsionale 2022 sottolinea inoltre la volontà della Fondazione di agire con una visione di medio-lungo termine, attraverso interventi proiettati in una prospettiva pluriennale, costruiti su obiettivi misurabili e capaci di massimizzare l’impatto delle iniziative, e realizzati con le modalità più efficaci a stimolare una partecipazione attiva e trasparente da parte delle comunità e degli enti del territorio.
Seguendo a questi indirizzi, con la nuova programmazione la Fondazione si appresta dunque a riattivare la modalità dei bandi quale pilastro centrale della propria attività istituzionale insieme agli interventi diretti e in partnership, prevedendo l’istituzione per il 2022 di due bandi – il primo sulle arti e beni culturali, il secondo su progetti di sviluppo e rigenerazione urbana a sostegno della progettazione legata al PNRR, per un ammontare stimato in fase previsionale di circa 500.000 euro.
Il Polo M9 rimane l’intervento di punta della Fondazione, sia per quanto riguarda lo sviluppo del progetto di riqualificazione del territorio anche grazie all’azione dell’incubatore di start-up innovative in HiVe-M9, sia per quanto riguarda lo sviluppo del progetto culturale con il rilancio della programmazione espositiva e delle attività educative e culturali in fase di pieno rilancio presso il Museo.
Sul piano economico finanziario, il DPP 2022 acquisisce le previsioni sui risultati della gestione finanziaria – alimentata dai nuovi investimenti in asset della finanza sostenibile e del mercato privato, oltre che dalle consolidate partecipazioni in Banca Intesa e Cassa Depositi e Prestiti – e sui risultati della gestione operativa della Fondazione e del Polo M9 che mostrano un quadro in sostanziale miglioramento degli equilibri.
Il Consiglio Generale ha anche proceduto alla nomina di Benno Albrecht, nuovo rettore di Iuav, quale proprio membro in sostituzione di Alberto Ferlenga, secondo quanto previsto dallo Statuto. È stato inoltre confermato per il secondo mandato Angelo Tabaro, in rappresentanza delle associazioni culturali dell’area metropolitana veneziana.
Il Consiglio Generale, presieduto da Michele Bugliesi, risulta pertanto così composto: Marco Cappelletto (vicepresidente), Benno Albrecht, Emanuela Bassetti, Carlo Boffi Farsetti, Francesco Borga, Agar Brugiavini, Giuseppe Caracò, Michela Coletto, Inti Ligabue, Tiziana Lippiello, Paola Marini, Paolo Roberto Risotti, Angelo Tabaro, Massimo Zanon.
“Con il DPP approvato per il 2022 – sottolinea Michele Bugliesi, Presidente della Fondazione di Venezia – la Fondazione consolida la propria attenzione ai cambiamenti sociali e economici dell’intera area metropolitana, confermando la propria volontà di agire a favore della promozione di partnership in grado di individuare i bisogni della collettività e, con essi, le risposte più efficaci. La progettazione partecipata, che si è avviata durante il 2021 in seno al Consiglio Generale e che proseguirà con la ricerca di un dialogo con i territori, contribuisce e contribuirà in modo decisivo alla capacità della Fondazione di tradurre la propria attività in azioni concrete per lo sviluppo della città metropolitana. Saluto con piacere la riconferma del consigliere Angelo Tabaro e l’ingresso nel Consiglio Generale del nuovo rettore Benno Albrecht. Un ringraziamento sentito va al suo predecessore, il professor Alberto Ferlenga, per il suo contributo sempre lucido e lungimirante in questi anni, che potrà continuare all’interno del CdA della Fondazione M9, di cui Alberto Ferlenga è membro”.
BIOGRAFIA BENNO ALBRECHT
È nato a Caracas, Venezuela, da famiglia triestina. Si è laureato allo Iuav con Vittorio de Feo e ha lavorato con Vittorio Gregotti e Leonardo Benevolo. Ha ricevuto premi di architettura per le opere e per i progetti realizzati, e ha vinto concorsi di progettazione nazionali e internazionali. Ha collaborato alla redazione di numerosi piani regolatori, tra cui quello vigente di Venezia. Ha tenuto conferenze e insegnato in università e centri di ricerca tra Europa, Asia, Africa e Americhe. Ha curato mostre alla Triennale di Milano, esportate anche all’estero. È professore ordinario di composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia. Ha fondato e diretto la laurea magistrale di architettura per la sostenibilità, primo insegnamento dedicato alla sostenibilità in Italia e tra i primi in Europa. Le sue principali aree di progetto e ricerca sono la sostenibilità e il patrimonio urbano. Ha partecipato alla prima edizione di WAVe, Workshop di Architettura a Venezia, riformato i Master e la Scuola di Dottorato e inventato, assieme ad Alberto Ferlenga, il format di Iuav Abroad, la rete di Alumni Iuav, accademici e professionisti, che insegnano e lavorano all’estero. È stato Direttore della Scuola di Dottorato ed è co-direttore del centro internazionale EPiC sulle città resilienti e sulla ricostruzione. È stato il Principal Investigator di progetti di ricerca per diverse organizzazioni internazionali: World Bank – Banca Mondiale per la Ricostruzione, UN ESCWA – Commissione economica e sociale per l’Asia occidentale, UNDP – Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Le sue principali aree di progetto e ricerca sono la sostenibilità e il patrimonio urbano. Dopo la guerra in Siria, ha condotto ricerche multidisciplinari sulla ricostruzione urbana e sociale nei paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. Ha elaborato circa 260 prodotti di ricerca. Dal primo ottobre 2021 è rettore dell’Università Iuav di Venezia.
BIOGRAFIA ANGELO TABARO
Angelo Tabaro ha conseguito la laurea in Filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Padova nel 1973. Dal 1979 al 1986 è stato dirigente dei Servizi demografici del Comune di Portogruaro. Dal 1987 al 1989 è stato dirigente della Regione del Veneto presso la Direzione Enti Locali e controllo, quindi, sempre all’interno dello stesso Ente, dirigente del Dipartimento Diritti Civili, con ad interim il Dipartimento Flussi Migratori dal giugno 2015 e ad interim il Dipartimento Rapporti con gli Organismi internazionali dal giugno 1996. Dal 1997 al 2005 è stato dirigente della Regione del Veneto presso la Direzione Cultura, Informazione e Flussi Migratori e presso la Direzione Cultura dal 2000. Dal 2005 al 2010 è stato segretario regionale per la Cultura della Regione del Veneto. Dal 2010 al 2013 (data di quiescenza) è stato segretario regionale per la Cultura, il Turismo e la Formazione Professionale della Regione del Veneto. Già componente del CdA dell’Università Iuav di Venezia, dal 2010 al 2011 è stato commissario straordinario dell’Istituto Regionale Ville Venete. Componente del CdA della Biennale di Venezia dal 2011 al 2012 su delega del presidente della Regione del Veneto e membro del CdA del Teatro Comunale di Vicenza dal 2008 al 2011, dal 2013 al 2018 è stato presidente del Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”. Ha inoltre al suo attivo moltissime partecipazioni quale componente degli organi di indirizzo o consultivi di importanti organismi nazionali o internazionali e di comitati regionali.