ININFIAMMABILE

Il suo nome è “ININFIAMMABILE” ed è il nuovo progetto di raccolta, digitalizzazione e valorizzazione degli antichi filmati in formato Pathé Baby messo in campo da RI-PRESE, spin-off dell’Università Iuav di Venezia, insieme a Fondazione di Venezia, Fondazione M9, Museo del 900 e Fondazione Iuav. Il progetto, lanciato nel centenario della messa in commercio di queste particolari pellicole destinate all’uso domestico e familiare, è patrocinato da Veneto Film Commission ed il suo titolo è ispirato al materiale con cui vennero realizzate le pellicole, ovvero l’acetato di cellulosa, non infiammabile e proprio per questo determinante nel successo del Pathé Baby.

L’iniziativa si propone di raccogliere la memoria storica di questi filmati attraverso una Call to action alla quale può partecipare qualsiasi persona o famiglia che, sul territorio regionale veneto, abbia nella propria disponibilità le storiche pellicole in formato 9.5mm “Pathé Baby”, largamente diffuse tra i cineamatori negli anni Venti e Trenta del Novecento. Il progetto si rivolge anche agli enti pubblici e privati presenti nel Veneto che custodiscono film Pathé Baby, per approfondire la mappatura relativamente a fondi già conservati e trovare nuove forme di valorizzazione. Si potranno inoltre valutare, in stretta collaborazione con gli archivi della rete nazionale, conferimenti provenienti da altri territori.

Segno inconfondibile di riconoscimento dei film in formato Pathé Baby è la perforazione centrale, che si distingue dalle classiche perforazioni laterali tipiche di altri formati cinematografici. La pellicola ha una larghezza di 9.5mm e le bobine contenitrici, il cui diametro è di circa 5 o 7 centimetri, sono solitamente di metallo nero.

I film recuperati nell’ambito del progetto “ININFIAMMABILE”, interamente sostenuto dai partner, saranno ispezionati, riparati e puliti. Saranno poi digitalizzati in alta risoluzione con uno scanner frame-by-frame di ultima generazione. I file generati saranno consegnati ai proprietari su supporti digitali insieme alle pellicole originali.

Immagini e memorie contenute nei Pathé Baby entreranno a far parte dell’Archivio Audiovisivo della Memoria Territoriale di RI-PRESE e della collezione permanente di M9 – Museo del ’900, in vista di usi espositivi, didattici e di condivisione con l’intera cittadinanza.

Nell’ultima fase, quella della valorizzazione, che si svilupperà nel corso del 2023, i film saranno coinvolti in iniziative multidisciplinari di studio realizzate in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, e saranno organizzati eventi, mostre e proiezioni in cui dare forma in maniera corale non solo all’esposizione di ciò che si è raccolto, ma anche alla presentazione di patrimoni filmici delle realtà aggregate intorno a “ININFIAMMABILE”, dando in questo modo visibilità e rilievo a tanti punti di vista diversi.

Le persone, gli enti e le associazioni interessate a prendere parte al progetto sono invitate a scrivere ad uno dei seguenti indirizzi email:

La partecipazione sarà formalizzata attraverso un accordo di adesione e conferimento.

I conferimenti dei filmati Pathé Baby potranno essere effettuati nei seguenti punti di raccolta:

1) RI-PRESE (su appuntamento scrivendo all’indirizzo ininfiammabile@ri-prese.it o telefonando ai numeri 3405874077 o 3294438527)

  • Università Iuav presso Archivio Progetti, sede Cotonificio – Dorsoduro 2196 Venezia
  • Università Iuav presso Fondazione Iuav, sede Tolentini – S. Croce 191 Venezia
  • Università Iuav presso RI-PRESE Lab, sede Ca’ Tron – S. Croce 1957 Venezia

2) Fondazione di Venezia, Dorsoduro 3488/U, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00

3) M9 – Museo del ’900 (su appuntamento via mail segreteria@m9museum.it o telefonico 0412201233), via Giovanni Pascoli 11 Venezia Mestre

Ulteriori punti di raccolta sul territorio regionale veneto potranno essere attivati nel corso del progetto, anche in collaborazione con partner locali.

I dettagli dell’iniziativa sono contenuti nell’avviso pubblico allegato.

Intorno a questo nucleo in poco tempo si è aggregato un consistente numero di importanti realtà legate al mondo della cinematografia e della cultura come  Re-framing home movies – Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private, di cui anche i curatori di RI-PRESE sono fra i membri fondatori, gli archivi legati alla rete RFHM come Cinescatti di Lab80 film (BG), Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari (CA), Superottimisti (TO), Archivio Riavvolte (RM), Lo Sguardo e la Voce (CE/NA), ma anche tanti archivi e realtà, sia nazionali che territoriali, che si occupano di cinema amatoriale, come CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, 8mmezzo (LI), Cineteca dello stretto (ME), Le Foto ritrovate (FM), Mediateca Digitale della Maremma (GR), Nuovo Cineforum Rovereto (TN), Polesine Digital Memory (RO), Enece Film. Nella rete non mancano enti veneziani o regionali che si occupano di alimentare il tessuto culturale del territorio, come Archivio Carlo Montanaro – La Fabbrica del Vedere, Iuav Archivio Progetti, Microclima, Rete cinema in laguna, Venice Architecture Film Festival, Euganea Film Festival. La storia dei film Pathé Baby inizia nel 1922, esattamente un secolo fa, quando i fratelli Pathé mettono in commercio in Francia, ad appena 27 anni dalla prima proiezione cinematografica Lumière, il formato cinematografico 9.5mm, pensato in maniera specifica per un uso domestico e familiare. Il Pathé Baby è ininfiammabile: non prende fuoco come le pericolose pellicole in nitrato usate nei cinema.  Il successo è grande, non solo in Francia, ma anche in Italia, grazie soprattutto a questo aspetto, ma anche alla semplicità d’uso degli innovativi set costituiti da cinepresa e proiettore a manovella, e alla qualità molto alta delle immagini. Su queste pellicole con la caratteristica “perforazione centrale”, vengono impresse scene familiari, eventi di comunità, viaggi, città, attività artigiane e manifatturiere; questi sono i soggetti privilegiati tra i primi appassionati del cinema amatoriale in formato Pathé Baby, che a Venezia trova fra i propri estimatori anche l’eclettico artista Mariano Fortuny, oltre al critico, sceneggiatore e regista Francesco Pasinetti, che girò in Pathé Baby il suo primo cortometraggio. Il formato 9.5mm fu utilizzato principalmente negli anni Venti e Trenta, per lasciare nei decenni successivi spazio ad altri supporti per il cinema amatoriale, come l’8mm e il super8.

Avviso Pubblico Pathé Baby