La raccolta di dipinti del Novecento ha un’anima eclettica, è una narrazione visiva di stili e contraddizioni del secolo scorso, che vede protagonisti da una parte il ritorno alla figurazione e al controllo dell’artista sul quadro e dall’altra la frammentazione di colori e forme sulla tela.
Le acquisizioni derivano in gran parte dalle varie edizioni della Biennale e dalle mostre collettive annuali della Fondazione Bevilacqua La Masa. Il nucleo originario, acquistato nel 2000, è stato integrato dai dipinti di Mario de Maria e Astolfo de Maria.
La Collezione è connotata in particolare da opere di artisti veneti o che abbiano avuto a che fare con Venezia. Se il gioiello della collezione è rappresentato dalla “Nonna” di Boccioni, vi figurano altri maestri storici veneziani quali Selvatico e Milesi, Laurenti e i Ciardi; artisti della stagione storica di Ca’ Pesaro come Gino Rossi, Moggioli e Semeghini, oltre ad un cospicuo gruppo di dipinti di Cagnaccio di San Pietro; figure isolate quali Casorati e Music, Depero e Zigaina, De Pisis e Saetti, Carena e Plessi; attori principali del Fronte Nuovo delle Arti come Santomaso, Pizzinato e Vedova e dello Spazialismo a Venezia quali Guidi e De Luigi, Bacci e Tancredi.
Il catalogo con opere scelte è pubblicato da Allemandi (2005).