L’esposizione si propone come un viaggio che ripercorre tutta la carriera di Matthias Sauerbruch, Louisa Hutton, Juan Lucas Young – loro socio dal 2000 –, dei loro 16 partners e degli oltre 120 componenti del loro team, collegando edifici e progetti disseminati in tutta Europa. È la narrazione di una storia che incarna la missione della Fondazione di Venezia: intrecciare passato, presente e futuro, grazie anche al progetto M9. Non a caso, infatti, questa particolare esposizione è ospitata nel museo mestrino, luogo simbolo della mostra che la accoglie e al tempo stesso la rappresenta, dando voce ai due architetti che hanno immaginato questo spazio trasferendo in materiali, linee e volumi il senso di un progetto culturale e sociale di ampio respiro. Un piano voluto e sostenuto dalla Fondazione di Venezia per riqualificare e rigenerare un’area urbana di Mestre e con essa le relazioni tra le persone che la vivono. L’ambizione della mostra sta, infatti, nella necessità di affermare l’importanza dell’architettura nella vita delle comunità, attraverso la vision di uno studio che in tre decenni ha sviluppato coerentemente una linea di ricerca sul progetto e la sua qualità, necessaria ad affrontare le sfide del XXI secolo.