È dedicato all’Arte Ecocritica il nuovo Clab Eco Arte realizzato da Università Ca’ Foscari Venezia e da Fondazione Università Ca’ Foscari con Fondazione di Venezia, in collaborazione con M9, The New Institute, Gallerie dell’Accademia, Fondazione Querini Stampalia e Lazzaretti veneziani.
Il laboratorio si svilupperà fino a dicembre e sarà finalizzato a realizzare un progetto di educazione ambientale che parta da musei e luoghi d’arte.
Lo strumento culturale considerato più idoneo ad orientare in maniera ponderata e consapevole il progetto è l’ecocritica, ossia un approccio che indaga tutte le forme della cultura (letteratura, arte, cinema, musica, etc.) con l’obiettivo di comprendere e migliorare i rapporti tra esseri umani e ambiente naturale. In parallelo l’arte in tutte le sue espressioni è un fondamentale terreno di intervento per almeno due ragioni, aiuta a capire il passato, e cioè come sono state rappresentate nella storia la relazione tra umani e non-umani, e ad affrontare il futuro, usando le risorse estetiche per compensare il disagio provocato dalle radicali trasformazioni ambientali in atto. Non a caso negli ultimi anni sono stati i musei d’arte, più che quelli di scienze e storia naturale, a farsi carico di raccontare l’antropocene in chiave ecocritica. Leggere i cambiamenti climatici in un quadro, un monumento, una scultura è un modo complementare a quello della scienza e che forse ha il potere di imprimersi di più nella coscienza dei cittadini, anche di quelli più giovani che sono fatalmente quelli più interessati alla crisi.
Il progetto prevede la collaborazione con tre sedi museali veneziane, tra cui M9 – Museo del ’900, molto diverse tra loro ma tutte già impegnate in una riflessione su come utilizzare le proprie risorse per parlare di temi ecologici in luoghi dove il visitatore non se lo aspetta. Strategica la laurea in Environmental Humanities, la prima del suo genere in Italia, che può mettere a disposizione del progetto le competenze di molti dei suoi docenti in rappresentanza di ben sei dipartimenti di Ca’ Foscari. Il Clab Eco Arte si propone come sede ideale per studiare un progetto quadro che metta a sistema diverse iniziative embrionali a livello museale, dando forma ad un modello potenzialmente aperto anche ad altri musei locali e non solo. Il cuore del lavoro sarà l’elaborazione di itinerari ecocritici che, senza interferire con le collezioni permanenti (salvo parere diverso dei curatori) possano fornire materiali didattici rivolti ai pubblici più diversi (dalle scuole di ogni ordine e grado ai turisti italiani e internazionali più curiosi e sensibili), aiutandoli a comprendere attraverso vari linguaggi artistici cosa stia cambiando rapidamente nel nostro mondo. Come prodotti si punta sia a forme immersive ed esperienziali fruibili nei luoghi stessi, sia a materiali digitali e stampati che possano essere usati anche altrove, considerato che il patrimonio artistico veneziano è un patrimonio che non conosce confini.