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Testimoni di Cultura ad Osaka

Testimoni di cultura, nel segno di un impegno che ne connota progetti ed azioni fin dalle origini. È con questo spirito che Fondazione di Venezia e M9 – Museo del ’900 hanno deciso di partecipare all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone, fra i protagonisti della settimana con cui Venezia ha inaugurato l’apertura del Padiglione Italia. Segnata dal titolo “Venezia, la città più antica del futuro”, la settimana è caratterizzata da un fitto programma di appuntamenti, incontri, approfondimenti e testimonianze che confermano e potenziano la storia di una città in cui passato, presente e futuro si fondono giorno per giorno, esaltando un’identità unica al mondo, fatta di storia millenaria e di sguardo aperto su di un contemporaneo naturalmente declinato al futuro.

Molti, e tutti di spessore, gli eventi finalizzati a far conoscere in maniera coinvolgente – se non addirittura avvolgente, grazie ai video e alle testimonianze digitali proposte nel Padiglione Italia – non solo lo straordinario patrimonio artistico e culturale di Venezia, ma anche le eccellenze artigianali di Venezia, la sostenibilità applicata alla nautica, il valore del turismo consapevole e quello strategico delle imprese innovative.

Per Fondazione di Venezia e M9 – Museo del ’900 il compito è stato principalmente quello di confermare ed approfondire il ruolo della cultura come motore di sviluppo per il territorio. Un ruolo sviscerato all’interno di un incontro/confronto fra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la stessa Fondazione di Venezia, all’interno del quale si sono alternati gli interventi di Vincenzo Marinese, presidente della Fondazione di Venezia, Serena Bertolucci, direttore del Museo M9, Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia e Chiara Squarcina, che di questa Fondazione è direttrice scientifica.

L’incontro è stato l’occasione per ribadire quanto possa essere strategico lo sviluppo sempre più sinergico delle progettualità di ciascun Ente, all’interno di un’interazione capace di generare nuovi modelli di valorizzazione del patrimonio culturale della città il cui fulcro sta, da un lato, nella partecipazione attiva del pubblico e nel dialogo sempre più aperto con le giovani generazioni, e, dall’altro, nell’innovazione applicata alla cultura. Gli interventi hanno consentito di far conoscere anche a chi non è veneziano una realtà costituita da una rete composta da soggetti pubblici e privati, istituzionali e non, che concorre alla creazione di autentici “distretti dell’arte” grazie ai quali laguna e terraferma si pongono in relazione senza alcuna soluzione di continuità.

A fare da cornice a questo e a tutti gli incontri veneziani e nazionali sono gli spazi del Padiglione Italia, progettato dall’architetto Mario Cucinella con l’obiettivo di dare forma ad una dimensione capace di raccontare “L’arte che rigenera la vita”, e in cui Venezia, grazie anche alle tante realtà che ne sono testimonial, diventa esempio di connessione tra identità e futuro, resilienza e bellezza. Un modello di ambientazione suggestivo e coinvolgente che sta ricevendo molti consensi nell’ambito dell’Expo 2025 di Osaka, all’interno del quale è concentrata la partecipazione di 150 Paesi provenienti da ogni parte del mondo.