La Casa dei Tre Oci non è solo un’affascinante opera architettonica. Al suo interno è, infatti, custodito il fondo fotografico De Maria, acquistato insieme alla dimora. In esso confluiscono 230 stampe all’albumina e 11 stampe fotografiche cianotipiche realizzate dallo stesso Mario De Maria, 4500 stampe ricomprese nella sezione contemporanea, 1500 fogli provino a contatto, negativi fotografici e diapositive. Si contano anche migliaia di scatti che raccontano la vita pubblica e privata di Adele, vedova del figlio di Mario De Maria, Astolfo, insieme al suo secondo marito, il regista Giulio Macchi. Un fondo che è, di fatto, un vero e proprio libro per immagini del costume, della storia e della cultura italiane fra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta. Il fondo è custodito presso la Casa dei Tre Oci ed è consultabile su appuntamento.