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LA COLLABORAZIONE CON L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO
L’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, ufficio periferico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è partner della Fondazione di Venezia in una serie di progetti mirati a promuovere in particolare la crescita personale dei ragazzi e la valorizzazione delle loro competenze.
La prima importante collaborazione, relativa agli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015, si è concretizzata nel Concorso regionale “Youschool” e ha coinvolto gli istituti superiori di tutto il Veneto nella produzione di video attraverso cui raccontare i grandi mutamenti avvenuti nel corso del Novecento, anticipando nelle scuole la filosofia del progetto M9. Il concorso ha interessato 44 classi e ha portato alla realizzazione di 41 video.
Un vero e proprio protocollo è stato invece siglato nel 2016. Di durata triennale, riguarda in maniera prioritaria la promozione dell’Alternanza Scuola Lavoro in particolare nei licei con il progetto “Tutta un’altra ASL”, prevedendo comunque anche altre iniziative rivolte alle scuole e finalizzate a rafforzare il percorso di maturazione e di crescita personale dei ragazzi.
Nelle due edizioni relative agli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 il progetto “Tutta un’altra ASL” ha raccolto 215 candidature di studenti. 112 i ragazzi appartenenti ospitati in 10 diversi enti. In tutto 9 le scuole partecipanti, 13 i docenti referenti.
Il progetto “Tutta un’altra ASL”, che nella scorsa edizione è stato adottato anche dalle Fondazioni Cariparo e Cassamarca, per l’anno scolastico 2018/2019 è stato implementato con due nuove sezioni, “Tutta un’altra Storia” dedicata al giornalismo e “Un memoriale per i giovani” legato al Memoriale della Grande Guerra di Montebelluna.
Nei suoi oltre 25 anni di storia la Fondazione di Venezia ha ideato, promosso e realizzato decine di iniziative al servizio della collettività veneziana, molte delle quali sostenute anche dall’Ufficio Scolastico territoriale e da quello regionale, che ne hanno garantito la qualità. Basti ricordare quelle che, a partire dal 1997, hanno stimolato la crescita e la partecipazione diretta dei giovani ad esperienze di apprendimento sul campo, sulla base di un metodo formativo rivelatosi particolarmente efficace, ossia “imparare facendo”. In circa vent’anni questi progetti hanno coinvolto più di 420 mila persone fra studenti, docenti e famiglie.