Le trentasei stampe donate dal fotografo alla Fondazione di Venezia costituiscono ora uno dei più significativi nuclei della collezione della Fondazione, che include il Fondo fotografico De Maria e il Fondo Zannier. Nel primo confluiscono 230 stampe all’albumina e 11 stampe fotografiche cianotipiche realizzate da Mario De Maria, 4.500 stampe ricomprese nella sezione contemporanea, 1.500 fogli provino a contatto, negativi fotografici e diapositive, insieme ad alcune migliaia di scatti che raccontano la vita pubblica e privata di Adele, vedova del figlio di Mario De Maria, Astolfo, insieme al secondo marito, il regista Giulio Macchi; nel secondo, acquisito da Italo Zannier, primo docente di “Storia della fotografia” in Italia, ritroviamo 1.700 scatti realizzati fra l’Ottocento e i giorni nostri con tutte le tecniche fotografiche, oltre ad una biblioteca specializzata con circa 12.000 opere.