Venezia, 26 maggio 2025 – Sono gli studenti e le studentesse della classe 1M dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia ad aver presentato l’idea che più è piaciuta alla giuria chiamata a valutare gli elaborati finalisti di “Abitare il cambiamento – Gocce di Futuro”, il progetto con cui la Fondazione di Venezia ha voluto trasformare ragazze e ragazzi negli ideatori di azioni concrete per la salvaguardia delle risorse idriche. Cuore della loro proposta, elaborata vestendo i panni di consiglieri comunali nell’immaginifica città di Idropolis, è stata la creazione di un Rain garden, un vero e proprio giardino della pioggia in grado non solo di ottimizzare l’afflusso di acqua piovana altrimenti destinata alla dispersione, ma anche di contenere il rischio di allagamenti in città. Intorno a questo cuore sono stati ideati anche due strumenti per far crescere la coscienza green dei cittadini di Idropolis, ossia un video divulgativo sul Rain garden ed un quiz interattivo per verificare le conoscenze apprese. Un piano di sostenibilità ambientale che potrebbe essere preso a modello da molte amministrazioni reali e che ha soprattutto convinto la giuria, riunita nei suggestivi spazi della Casa di The Human Safety Net, in Piazza San Marco.
“Gocce di Futuro”, promosso dalla Fondazione con il patrocinio della Città Metropolitana di Venezia, è un progetto di educazione civica che ha coinvolto attivamente 18 classi provenienti dai territori di Venezia, Padova e Verona, sensibilizzate attraverso un coinvolgente ed originale gioco di ruolo collettivo sui temi del cambiamento climatico e, nello specifico, sulla gestione sostenibile del fragilissimo ciclo dell’acqua.
Realizzato in collaborazione con WeSchool (player che si occupa di progetti educativi accreditato per la Formazione Docenti presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito) con la partnership scientifica di Environment Park (centro per l’innovazione e la sostenibilità ambientale), il progetto ha visto in finale anche le classi 1B dell’Istituto Comprensivo “Silvio Trentin” di Mestre e la 2A dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia. A partecipare sono stati in tutto 349 studenti, seguiti in questa avventura da 14 dei loro docenti. Oltre a quelli delle tre classi finaliste, gli istituti comprensivi che hanno aderito sono il “Viale San Marco” di Mestre, il “Margherita Hack” di Spinea (VE), il “Chioggia Borgo” di Chioggia (VE), quello di Solesino-Stanghella (PD) e il “Bartolomeo Lorenzi” di Fumane (VR).
L’evento finale, realizzato in partnership con Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, ha permesso alle classi finaliste di illustrare alla giuria e alle altre classi presenti le loro proposte di gestione sostenibile delle risorse idriche, maturate all’interno di un contesto narrativo dove ragazze e ragazzi, tutti nel ruolo di consiglieri comunali, avevano la responsabilità, attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e sostenute da rigorosi dati scientifici, di promuovere la salvaguardia del ciclo dell’acqua nella città di Idropolis. Volantini, video divulgativi, quiz interattivi, inserti editoriali dedicati ai giovanissimi, siti ad hoc e concorsi fotografici per i cittadini hanno così fatto da amplificatore a vere e proprie azioni strutturali, come, appunto, l’ideazione di rain garden o di aiuole di bioritenzione. Molto colpita dalla propositivà dei progetti la giuria, composta dallo scrittore, disegnatore e giornalista Luca Novelli, noto soprattutto per la sua opera di divulgazione scientifica rivolta ai giovani, da Francesca Ingrosso, Project Manager Area Inclusione Sociale di Venice Sustainability Foundation, da Letizia Sbarbaro, CEO di WeSchool, e da Francesca Grisot, Community manager di The Home of the Human Safety Net.
L’evento finale è stato anche una preziosa occasione, non solo per i ragazzi presenti, ma per tutti i partecipanti, a prescindere da età, ruoli e formazione, per farsi coinvolgere dal vivo da Elia Bombardelli, docente di matematica e fisica, ma soprattutto divulgatore e volto notissimo di Youtube grazie ad un canale seguito da oltre 550 mila persone e dove Bombardelli pubblica contenuti scientifici accattivanti e videolezioni gratuite. Bombardelli ha declinato il suo intervento interagendo con i ragazzi presenti e dimostrando come la divulgazione scientifica possa davvero essere un confronto costruttivo fatto anche e soprattutto di partecipata educazione civica.
All’incontro hanno preso parte, oltre ai docenti delle scuole finaliste e alle loro famiglie, anche docenti e studenti del territorio interessati a conoscere un’esperienza di sperimentazione del Role Play per affrontare in classe i temi complessi del cambiamento climatico e per conoscere e applicare le tecniche di divulgazione scientifica efficace. L’evento ha inoltre permesso ai docenti di ottenere l’attestato valido per quattro ore di formazione certificata MIM.
“Fare in modo che i giovanissimi trasformino la sostenibilità in uno stile di vita – sottolinea Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia – è, per un’istituzione come la nostra, un imperativo dal quale non possiamo prescindere. E con questo progetto, perfettamente in sintonia con una città d’acqua come Venezia, i ragazzi hanno potuto non solo accrescere le loro conoscenze in termini di tutela delle risorse idriche, ma anche di comprendere il valore della responsabilità collettiva verso un ambiente che è patrimonio di tutti.”
“Spesso si scarica sui giovani la responsabilità di affrontare i problemi legati al cambiamento climatico – dichiara Letizia Sbarbaro, CEO di WeSchool – senza però fornirgli gli strumenti per comprenderli. A Venezia il ciclo dell’acqua è un tema centrale nel loro immediato futuro e “Gocce di Futuro” permette di trattarlo in classe, dando agli studenti un metodo e le conoscenze per esercitare la loro cittadinanza in modo proattivo.”
“Coinvolgere attivamente i giovani in percorsi educativi dedicati alla sostenibilità – dichiara Alessandro Costa, Direttore Generale del Venice Sustainability Foundation – significa renderli protagonisti del cambiamento e coltivare in loro una cultura della responsabilità, del rispetto e della cura dell’ambiente, a partire dal valore dell’acqua, risorsa vitale e troppo spesso sottovalutata. In questo contesto, accompagnare le nuove generazioni nelle grandi transizioni del nostro tempo, ecologica, climatica e sociale, vuol dire prepararli non solo a superare le sfide, ma anche a cogliere le opportunità di un mondo in continua evoluzione. Un impegno che si riflette nella missione di VSF, orientata a promuovere un modello integrato di sviluppo sostenibile ambientale, economico e sociale per il territorio metropolitano veneziano.”