Venezia, 16 giugno 2022 – L’Università Ca’ Foscari ha deliberato oggi, in occasione della seduta congiunta del Senato Accademico e del proprio Consiglio di Amministrazione, l’acquisto della sede della Fondazione di Venezia in Rio Novo, garantendo così un ulteriore, importante sviluppo della propria presenza in un quadrante della città già fortemente connotato da attività universitarie. La proposta è stata formulata per un valore di 15,9 milioni di euro, sulla base della perizia di valutazione espressa dall’Agenzia del Demanio, e ha ricevuto approvazione dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che nella seduta del 10 giugno scorso ha conferito al Presidente mandato a procedere al perfezionamento dell’operazione.
Gli ambienti di Palazzo Rio Novo saranno destinati da Ca’ Foscari in primis alle attività e ai servizi dell’area umanistica e ad altre eventuali esigenze e progetti. L’operatività delle nuove attività è verosimilmente prevista a partire dall’anno accademico 2023-2024.
Per la Fondazione di Venezia, l’importo rappresenta il valore dell’immobile iscritto a bilancio, con l’esclusione dunque di qualsiasi implicazione speculativa. La somma sarà interamente investita in attività finanziarie diversificate ed improntate, come di prassi, ai principi di sostenibilità ESG.
La Fondazione di Venezia manterrà comunque la sua presenza nel centro storico della città, trasferendosi sul Canal Grande in un’importante porzione di Palazzo Flangini, recentemente acquistata con un investimento di 4,7 milioni di euro. A breve saranno avviati i lavori di adeguamento della struttura, in particolare per il restauro dell’ingresso monumentale e del piano nobile, che si prevede possa essere a tutti gli effetti operativa nella primavera 2023.
“La vendita della nostra sede storica rientra nella strategia finalizzata al riassetto degli attivi patrimoniali della Fondazione e al conseguente aumento della redditività a favore di progetti che abbiano al centro la sostenibilità e il territorio – sottolinea Michele Bugliesi, Presidente della Fondazione di Venezia – L’acquisizione degli spazi da parte dell’Università Ca’ Foscari rappresenta un simbolico passaggio di testimone con un’Istituzione prestigiosa con cui la Fondazione condivide visione e obiettivi di sviluppo, nella ricerca, nella formazione e nella crescita del capitale umano. La Fondazione resta nel centro storico di Venezia, in un luogo iconico, per perseguire i suoi obiettivi di creazione di valore per la città e il territorio”.
Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, sottolinea: “Grazie a questo accordo il nostro Ateneo mette a segno un altro importante obiettivo del proprio piano edilizio, andando a configurare un polo umanistico insieme a Malcanton-Marcorà che si trova nelle immediate vicinanze; l’edificio “Rio Nuovo” ci consentirà infatti in tempi brevi di poter ampliare gli spazi e le funzioni dell’area umanistica di Ca’ Foscari implementando le attività di ricerca e di studio all’interno di un vero e proprio campus con nuovi servizi e spazi dedicati . È un investimento nel futuro di Venezia, città che amiamo e accoglie il nostro ateneo e nella quale crediamo fortemente; una città unica che, anche grazie al contributo di Ca’ Foscari, può pensare a uno sviluppo di respiro internazionale: un campus diffuso, moderno, che attrarrà giovani talenti da tutto il mondo. Inoltre questa importante accordo sarà uno stimolo per incentivare la già proficua collaborazione tra Ca’ Foscari e la Fondazione di Venezia”.
Note storiche
Palazzo Rio Novo, situato nel sestiere Dorsoduro, nella parte occidentale del centro storico di Venezia, è un importante esempio di inserimento nel contesto storico veneziano di un edificio di concezione moderna, frutto delle più innovative elaborazioni architettoniche del secondo dopoguerra. La frase progettuale inizia nel 1952, quando la SADE (Società Adriatica di Elettricità), decide di riunire in un unico edificio i diversi uffici sparsi in città. Punti di forza del nuovo palazzo sono subito la vicinanza alla principale via d’acqua (il Canal Grande) e la velocità di collegamento con la terraferma (Piazzale Roma). Le linee progettuali furono affidate all’architetto veneziano Angelo Scattolin. Caratterizzato in origine da tre distinti corpi di fabbrica ortogonali fra di loro, Palazzo Rio Novo ha visto l’avvio del cantiere nel 1957, dopo l’approvazione del progetto da parte di Comune e Sovrintendenza. Acquistato dalla Fondazione di Venezia alla fine del 2002, ne è divenuto nel 2003 la nuova sede. Nel 2020 il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il turismo ha stabilito il vincolo di tutela storico-monumentale, definendolo “significativo riferimento per la storia dell’architettura di stampo razionalista-internazionale a Venezia, coinvolgendo grandi figure di professionisti e configurandosi come un ricettacolo di stilemi plastici caratteristici per l’epoca”.
Palazzo Flangini, situato lungo il Canal Grande nel sentiere Cannaregio, a fianco della chiesa di San Geremia e a pochissima distanza dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia e da Piazzale Roma, fu costruito nel XVII secolo dall’architetto Giuseppe Sardi, discepolo di Baldassare Longhena. Appartenuto alla famiglia Flangini, di origine cipriota, dopo la morte dell’ultimo discendente passò alla famiglia Panciera. Palazzo Flangini è un palazzo incompiuto, come rivela il progetto originale in cui, da tradizione, era previsto un salone passante al centro della pianta interna, che nella realtà si presenta, invece, laterale. L’interno e la facciata sono caratterizzati da ricche decorazioni barocche. Le preziose porte dipinte e gli stucchi interni risalgono al Settecento, mentre sono ottocentesche tutte le decorazioni parietali, così come i dipinti che compongono la quadreria del salone centrale.